Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Luce Pulsata per occhio secco: uso e benefici

La malattia dellocchio secco è una patologia multifattoriale che porta ad una deregolazione del film lacrimale determinando così segni e sintomi caratteristici. Negli anni la stima delle persone colpite è molto aumentata. Stile di vita, alimentazione, predisposizione genetica e alcune condizioni di salute sono fattori che contribuiscono ad innescare la patologia. Oltre a questi, anche interventi di chirurgia refrattiva, blefaroplastica, chirurgia palpebrale e di cataratta possono implementare i rischi.

Il trattamento di elezione per la sindrome dell’occhio secco è l’uso di lacrime artificiali. Tuttavia l’uso di queste può non bastare a fronte di alcune condizioni di occhio secco croniche. La maggior parte dei soggetti che soffrono di occhio secco mostra una forma di tipo evaporativo per disfunzione delle ghiandole di Meibomio. Queste ultime sono ghiandole lacrimali olocrine localizzate nella palpebra superiore ed inferiore della palpebra e predisposte alla produzione del secreto lipidico della lacrima.

Lo strato lipidico, assieme a quello mucoso e acquoso, formano la lacrima, un liquido trasparente e sterile che bagna le strutture della superficie oculare. Lo strato lipidico, il più esterno, garantisce alla lacrima di non evaporare velocemente. Garantisce, dunque, la corretta idratazione oculare. Quando i condotti di tali ghiandole vengono ostruiti, i lipidi contenuti nella lacrima sono insufficienti e il film lacrimale evapora velocemente. Il trattamento per l’occhio secco di tipo evaporativo prevede l’uso di antiinfiammatori e spremitura delle ghiandole di Meibomio. Molte volte abitudini sbagliate (come la mancata igiene palpebrale) o condizioni di salute (menopausa) fanno sì che la sola terapia farmacologica non sia sufficiente. In quest’ottica riveste un ruolo importante l’uso della tecnologia di Luce Pulsata (IPL).

Donna appoggiata alla lampada a fessura

L’uso di quest’ultima è stato per molti anni riservato al trattamento di condizioni dermatologiche. Tuttavia il suo utilizzo per uso oculare nasce dalla diminuzione dei sintomi di occhio secco che molti soggetti con rosacea del viso hanno riscontrato dopo il trattamento con IPL. Questa correlazione, poi avvalorata da molti studi scientifici, è stata importante per innescare un rapido sviluppo commerciale dei dispositivi IPL in ambito oftalmologico.

Solo a questo punto il trattamento con IPL è stato introdotto nella pratica clinica oftalmologica per la cura dell’occhio secco di tipo evaporativo.

I soggetti con occhio secco evaporativo presentano una composizione lipidica scarsa e alterata. In particolare, la temperatura alla quale i lipidi nelle ghiandole passano da uno stato solido ad uno liquido, cioè la temperatura di transizione di fase, è più elevata. Ciò fa sì che il secreto lipidico per la sua costituzione solida, rimanga confinato nei condotti ghiandolari. La lacrima risulta privata della componente lipidica. Un singolo impulso di IPL riesce ad aumentare notevolmente la temperatura di fase dei lipidi contenuti nelle ghiandole. Di conseguenza, anche se brevi, i singoli impulsi dell’IPL sono sufficienti per sbloccare le ghiandole di Meibomio aumentando la temperatura di transizione di fase. In questo modo, i lipidi si riversano nella lacrima, diminuendo la sensazione di secchezza oculare.

Principi di trattamento

La luce pulsata sfrutta impulsi di luce non laser con lunghezze d’onda comprese tra 500 e 1200 nm. Lo stimolo, emanato da una lampada flash, è un impulso regolato cioè l’energia luminosa rimane costante per tutta la durata degli spots. Così facendo gli effetti vengono massimizzati. L’impulso energetico non è ablativo, cioè non rimuove tessuto cutaneo ma induce fototermolisi.

Il trattamento di IPL è veloce e indolore e viene eseguito da personale qualificato e formato. Prima di iniziare il trattamento vengono applicati occhiali protettivi e la regione perioculare viene cosparsa da gel protettivo. Gli impulsi di luce, proiettati in direzione orizzontale ed obliqua, vengono direzionati verso le ghiandole al fine di riscaldarle. Il trattamento con IPL viene eseguito in quattro sedute. Tuttavia è facile avvertire i primi benefici di sollievo già dopo il primo trattamento. Questo tipo di approccio permette di trattare la malattia dell’occhio secco anche nel lungo periodo.  

Benefici

Sono stati riscontrati molti altri benefici nell’uso dell’IPL sulla superficie oculare quali:

  • riduzione del Demodex, un acaro che popola le palpebre comportando insorgenza di blefariti e altre forme di irritazioni palpebrali;
  • stimolazione dei fibroblasti per la secrezione di nuovo collagene;
  • aumento dei livelli di interleuchina-10, una proteina antiinfiammatoria;
  • diminuzione del rischio di ostruzione recidiva delle ghiandole di Meibomio;
  • diminuzione della quantità dei ROS (specie reattive dell’ossigeno) che portano a creare un ambiente ossidante tale da danneggiare le cellule;
  • diminuzione di cellule immunitarie e abbassamento della cascata infiammatoria che contraddistingue la malattia dell’occhio secco;
Donna prima del trattamento IPL

Diagnosticare la forma di occhio secco consente di intraprendere la via terapeutica più idonea e con i migliori risultati.  

Se hai notato sintomi di secchezza oculare contattaci per prenotare una visita specifica per Occhio Secco

FONTI

Sharlotta Cote, Alexis Ceecee Zhang, Vittoria Ahmadzai “ Intense pulsed light (IPL) therapy for the treatment of meibomian gland dysfunction”  – Mar 2020 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7077992/

Steven J Dell “Intense pulsed light for evaporative dry eye disease” – Jun 2017 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5488788/

Leave a comment