Che cos’è l’occhio secco?
La malattia dell’occhio secco è una patologia multifattoriale che porta ad una deregolazione del film lacrimale provocando sintomi oculari caratteristici: gli occhi sono molto secchi e la sensazione di un corpo estraneo negli occhi è molto frequente. Negli anni la stima delle persone colpite è notevolmente aumentata. Diversi fattori contribuiscono all’insorgenza della malattia dell’occhio secco, fra cui l’età avanzata, il genere femminile, la menopausa, la pregressa chirurgia oculare e il tempo eccessivo impiegato di fronte a computer, tablet e smartphone. Inoltre, anche l’alimentazione ha un ruolo importante, infatti una dieta povera di vitamina A può acutizzare i sintomi di secchezza oculare. L’assunzione di adeguate quantità di vitamina A svolgono un’azione protettiva sugli epiteli tra i quali rientra l’epitelio della cornea. L’occhio secco è generalmente diviso in due forme:
- la forma iposecretiva, nella quale si assiste ad una produzione scarsa di lacrima,
- la forma evaporativa, nella quale la lacrima evapora più velocemente dalla superficie corneale rispetto alla norma.
È quindi importante sottoporsi ad un controllo specifico per occhio secco qualora si avvertano sintomi oculari per diagnosticare quale fra le due forme si è colpiti ed iniziare una terapia appropriata.
Occhio secco evaporativo
L’occhio secco evaporativo è una forma di secchezza oculare caratterizzata da uno spessore lipidico ridotto o assente. Lo strato lipidico presente assieme a quello mucoso ed acquoso permettono di formulare una lacrima equilibrata e stabile. I lipidi, in particolare, hanno la funzione di impermeabilizzare la lacrima, ritardando il tempo di evaporazione della stessa dalla superficie oculare. In questo modo tra un ammiccamento e l’altro gli occhi rimangono lubrificati. Lo spessore dello strato lipidico varia tra individuo a individuo. Tuttavia, quando l’altezza dello strato lipidico diminuisce, viene avvertito un classico bruciore agli occhi dato dal fatto che la lacrima evapora velocemente. Il B.U.T. o meglio, definito come Break Up Time, è il test che consente di misurare il tempo entro il quale la lacrima evapora dalla superficie oculare da ciascun occhio. Valori fisiologici sono intorno ai 12 secondi per occhio tra un ammiccamento e l’altro. Il Break Up Time rappresenta un indice importante per la diagnosi della secchezza oculare.
La Luce Pulsata: come funziona?
L’approccio terapeutico di prima linea per la secchezza oculare è rappresentata sempre dalla terapia topica che prevede l’uso di colliri ad azione lubrificante che mirano a reidratare la superficie oculare assieme a colliri ad azione antiinfiammatoria, che arrestano l’infiammazione responsabile dei sintomi oculari. La terapia topica può essere affiancata da trattamenti specifici per l’occhio secco fra i quali la Luce Pulsata, o IPL (Intense Pulsed Light) è quello più accreditato. La Luce Pulsata è un trattamento che viene consigliato dallo specialista oculista per le forme di occhio secco evaporativo che punta reintrodurre la componente lipidica nella lacrima attraverso la stimolazione delle ghiandole lacrimali di Meibomio.
Il trattamento di Luce Pulsata in cosa consiste?
Il trattamento di IPL si compone di un manipolo collegato ad un motore centrale dal quale vengono emessi impulsi di luce non laser diretta verso le palpebre inferiori e superiori. Il trattamento è veloce e non invasivo. La luce emessa dal manipolo è costituito da una sorgente di lampada flash non ablativa, senza causare un danno termico al tessuto che colpisce. Prima del trattamento, il personale specializzato provvede ad anteporre sugli occhi chiusi del paziente due coppette rigide. Successivamente saranno coperti nei o cicatrici presenti sulle aree da trattare. Solo a questo punto il medico oculista si occuperà impostare opportuni parametri energetici ai quali il manipolo IPL lavorerà (lunghezza d’onda della luce emessa e frequenza di impulsi) oltre al fenotipo di pelle su cui si eseguirà il trattamento (dal I al VI). Una volta avviata la macchina IPL, verranno emessi impulsi dal manipolo, diretti intorno alla regione perioculare, andando ad agire su palpebre superiori e inferiori sede delle ghiandole di Meibomio. Gli impulsi di energia sbloccano le ghiandole ostruite, facendo sì che i lipidi contenuti al loro interno siano liberati nel film lacrimale. In questo modo, la lacrima si completa anche dei lipidi mancanti divenendo al tempo stesso più stabile e impermeabile: si assiste ad un rallentamento dell’evaporazione della lacrima dalla superficie oculare. Il trattamento di Luce Pulsata è indolore e non invasivo per il paziente ma per ottenere risultati più efficaci e duraturi è necessario eseguire un ciclo di almeno quattro sedute e una seduta di richiamo dopo sei mesi. Il trattamento di Luce Pulsata non comporta significativi effetti collaterali ma per tutelare al meglio il paziente vengono escluse dal trattamento tutti coloro che sono in terapia per epilessia o con farmaci fotosensibilizzanti.
Luce pulsata: un beneficio immediato
Recenti studi sugli effetti della Luce Pulsata suggeriscono come gli impulsi di luce dell’IPL riescano anche a ridurre la contaminazione da Demodex, un acaro che risiede abitualmente sulla nostra pelle il cui aumento cospicuo sulle palpebre è associato a frequenti episodi di blefariti. L’impulso di energia proveniente dal manipolo IPL disostruisce le ghiandole di Meibomio rendendole pervie facendo così avvertire immediati benefici alle persone sottoposte al trattamento.
Se hai notato sintomi di secchezza oculare contattaci per prenotare una visita specifica per Occhio Secco.
FONTI
Sharlotta Cote, Alexis Ceecee Zhang, Vittoria Ahmadzai “ Intense pulsed light (IPL) therapy for the treatment of meibomian gland dysfunction” – Mar 2020 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7077992/
Steven J Dell “Intense pulsed light for evaporative dry eye disease” – Jun 2017 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5488788/