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Oftalmopatia di Graves e occhio secco

Che cosa è l’Oftalmopatia tiroidea?

L’oftalmopatia tiroidea (o oftalmopatia di Graves) è una malattia infiammatoria di carattere autoimmune che tende a colpire soprattutto individui di mezza età. La patologia si accompagna spesso a condizioni di ipertiroidismo (quasi nel 90% delle persone colpite). I bersagli colpiti dalle cellule immunitarie, così come se ne deduce dal nome della patologia, comprendono la tiroide, i tessuti molli dell’orbita e i muscoli oculari estrinseci che diventano sede di infiltrazione di cellule immunitarie che dirigono il decorso della patologia. Quest’ultima, infatti, può presentarsi in forma lieve, spesso asintomatiche, fino a quelle più severe. La patologia viene divisa in due fasi: la prima, quella infiammatoria, a cui fa seguito la seconda fibrotica, ma inattiva. Nei primi stadi la patologia si manifesta con sintomi di scarsa rilevanza come sensazione di corpo estraneo, lacrimazione eccessiva ma riflessa in risposta ai primi segni di secchezza oculare e visione offuscata.

Successivamente la reazione infiammatoria diviene sempre più evidente: i linfociti migrano nelle regioni oculari portando avanti la reazione infiammatoria e inducendo cambiamenti dei distretti anatomici. Le palpebre diventano edematose e gonfie e compare anche rossore di queste e degli occhi. I muscoli oculari, le cui origini sono posizionate posteriormente all’orbita, aumentano di dimensioni e questi possono premere sul nervo ottico. L’aumento di volume dei muscoli oculari porta ad una sovraesposizione dei bulbi oculari provocando un esoftalmo e retrazione delle palpebre. Inoltre, l’ingrossamento dei muscoli oculari che si verifica nella fase infiammatoria interessa anche l’elevatore palpebrale motivo per il quale i soggetti interessati da oftalmopatia mostrano un tipico sguardo fisso.

Perchè le tiroiditi causano secchezza oculare?

I segni oculari di carattere anatomico come la retrazione palpebrale, lo sguardo fisso, piuttosto che la protrusione del bulbo oculare, sono generalmente accompagnati da sintomi di secchezza oculare. Le forme di oftalmopatia tiroidea, soprattutto quelle avanzate, sono caratterizzate da esoftalmo. Questa condizione espone verso l’esterno la superficie oculare per cui la cornea viene solo in parte protetta dalle palpebre. Questa parziale ed insufficiente protezione conferita dalle palpebre sulla cornea evolve pian piano verso forme di secchezza degli occhi. La superficie oculare tende ad asciugarsi più velocemente inducendo dapprima sensazione di un corpo estraneo fino ad una conclamata sintomatologia di occhio secco. Tuttavia, la secchezza degli occhi può essere avvertita nelle persone colpite da oftalmopatia tiroidea anche in assenza di una sovraesposizione del bulbo oculare (esoftalmo). Da questo momento l’occhio secco innesca un meccanismo tale per cui le lacrime diventano iperosmolari e aumenta l’infiammazione a carico della superficie oculare (osmolarità elevata). Nel decorso della fase infiammatoria dell’oftalmopatia di Graves le palpebre diventano edematose e gonfie cioè infiammate. Viene, dunque, compromessa la funzione delle ghiandole di Meibomio deputata alla secrezione dei lipidi, fondamentali per ottenere una lacrima stabile e impermeabile. Arriva a svilupparsi un occhio secco di tipo evaporativo.

Trattamento

La gestione dell’oftalmopatia di Graves vede la collaborazione tra endocrinologi ed oftalmologi e prevede una terapia in primis medica poi chirurgica e radioterapica. Parallelamente vengono gestite eventuali compromissioni che coinvolgono il nervo ottico (neuropatia ottica), i muscoli oculari estrinseci il cui coinvolgimento è in molti casi causa di visione doppia (diplopia) oppure instabilità del film lacrimale (occhio secco). La secchezza oculare nella maggior parte dei casi è di tipo evaporativo. Essa viene, dunque, trattata con una terapia topica che prevede l’uso di colliri corticosteroidi e antiinfiammatori seppur utilizzati per brevi periodi nelle fasi acute di secchezza oculare. La terapia a medio-lungo termine prevede, invece, l’uso di sostituti lacrimali a cui è possibile associare trattamenti specifici per occhio secco di tipo evaporativo come la Luce Pulsata per massimizzare i benefici.

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FONTI

Guzin Iskeleli, Yunus Karakok – Tear film osmolarity in patiens with tyroid ophtalmopathy – Jul 08 –

https://link.springer.com/article/10.1007/s10384-008-0545-7

Erick D. Bothun – Update on tyroid eye disease and management – Oct 09 –

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2770865/

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