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Esistono molti approcci terapeutici che consentono di trattare segni e sintomi causati dalla sindrome dell’occhio secco. Tutti i trattamenti vengono prescritti su parere medico e personalizzati su ogni singolo paziente in base al grado di severità della patologia, dell’eziologia e dei sintomi annessi.

Terapia Topica

La terapia topica è sempre la prima scelta terapeutica nel trattamento della sindrome dell’occhio secco. Rappresenta un approccio efficace anche nelle forme gravi di secchezza. La terapia topica ha una modalità d’uso semplice e poco invasiva ma richiede un’applicazione frequente di lacrime artificiali durante l’arco della giornata. Tra i prodotti utilizzati oltre a colliri, sono in commercio anche pomate e gel.

I sostituti lacrimali puntano a mimare la consistenza e l’effetto lubrificante e protettivo della lacrima sulla cornea. In merito a questo la ricerca farmacologia si è data molto da fare negli ultimi anni per mettere in commercio prodotti validi, capaci di riprodurre sia in termini qualitativi che quantitativi una lacrima equilibrata. Ad oggi in Italia sono presenti circa 70 tipologie di lacrime artificiali che mirano ad essere biosimilari con la lacrima naturale.

I sostituti lacrimali si distinguono per composizione chimica. Ogni lacrima artificiale è composto da acqua, sali, un sistema tampone e sostanze mucomimetici e conservanti. Questi prodotti hanno come obiettivo quello di diluire l’iperosmolarità lacrimale, stabilizzare la struttura della lacrima e la sua permanenza sulla cornea per garantire il trofismo sui tessuti lacrimali. A perfezionarne l’azione c’è la possibilità di scegliere tra colliri multidose rispetto ai monodose caratterizzati dall’assenza di conservanti. Un uso prolungato di colliri contenenti conservanti è associato ad una maggiore sensibilità oculare e inasprimento di condizioni allergiche e di occhio secco.

Terapia anti-infiammatoria

I colliri steroidei vengono somministrati per massimizzare l’effetto della terapia topica con lacrime artificiali. Questi ultimi diminuiscono la risposta infiammatoria per brevi periodi di tempo e solo su prescrizione medica. Essi infatti possono arrecare patologie oculari come glaucoma o cataratta.

Per questo motivo l’azione antiinfiammatoria è stata soppiantata in parte dalla somministrazione di ciclosporine, composti dotati di azione anti-infiammatoria e decongestionante capaci allo stesso tempo di modulare la risposta immunitaria dell’organismo. Le ciclosporine conferiscono meno effetti collaterali sul sistema visivo rispetto ai colliri cortisonici.

Trattamenti

Luce Pulsata (Intense Pulsed Light) e Intense Regulated Pulsed Light: è un trattamento indolore specifico indicato in tutte quelle condizioni di secchezza oculare causate da un’aumentata evaporazione del film lacrimale dalla superficie corneale. Esistono due tipologie di luce pulsata: IPL e IRPL. Quest’ultima sfrutta impulsi di luce non laser regolati permettendo di erogare la stessa quantità di energia dall’inizio alla fine dell’impulso. Ogni stimolo è gestibile secondo diverse modalità di erogazione in termini di tempo ed intensità di energia. Questo è il motivo per cui l’IRPL è il trattamento di luce pulsata di ultima generazione che la rende molto più efficace rispetto all’IPL.

Il trattamento con IRPL è consigliato in tutti quei soggetti che presentano disfunzione delle ghiandole di Meibomio. In questi soggetti le ghiandole possono secernere pochi lipidi oppure risultare ostruite: il condotto ghiandolare è intasato e non permette ai lipidi di sciogliersi e distribuirsi sulla superficie corneale. La Luce Pulsata combina l’azione della luce fredda attraverso impulsi non laser che consentono di liquefare i lipidi delle ghiandole per poi liberarle. Gli effetti del trattamento massimi solo al termine del ciclo di trattamento.

Tappini Lacrimali (plugs): sono ausili di diversa composizione (hydrogel, silicone, collagene) e dimensione, riassorbibili o non, che vengono posizionati dal medico oculista esperto. L’apposizione di questi tappini è quella di bloccare il deflusso della lacrima verso il dotto e permetterle di rimanere più a lungo sulla superficie oculare. L’applicazione dei plugs è indolore e non comporta lacrimazione eccessiva o infiammazioni successive. Solo su parere medico è possibile una chiusura irreversibile dei dotti lacrimali attraverso cauterizzazione laser.

Probing: il termine “Probing” si riferisce alla pressione meccanica che ha lo scopo di premere sulle ghiandole di Meibomio, facendo sì che esse vengano liberate dal secreto lipidico. Quest’ultimo può, eventualmente, depositarsi sui bordi palpebrali. Il trattamento permette di rendere pervii i canali che forniscono i componenti lipidici, indispensabili per la struttura della lacrima. La manovra meccanica viene eseguita da uno specialista oculista con l’ausilio di un’apposita pinza.

Lenti a contatto terapeutiche il cui utilizzo viene consigliato per massimizzare gli effetti della terapia topica. Questa alternativa terapeutica viene consigliata dal medico oculista previa valutazione clinica oculare per verificare se ci siano le condizioni (età, stili di vita, igiene oculare ecc..) tali da poterne trarne benefici tangibili.

Ciascun trattamento è volto a ridurre lo stato infiammatorio della superficie oculare ed diminuire i sintomi di secchezza oculare per massimizzarne i benefici della terapia farmacologica.

FONTI

Luca Vigo, Leonardo Taroni, Federico Bernabei, Marco Pellegrini, Stefano Sebastiani, Andrea Mercanti, Nicola Di Stefano, Vincenzo Scorcia, Francesco Carone, Giuseppe Giannaccare “Ocular surface workup in patiens with meibomian gland disfunction treated with intense regulated pulsed light” – Oct 2019 – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31614910/

S. Guilloto Caballero, JL Garcia Madrona, E Colmenero Reina “Effects of pulsed laser light in patients with dry eye syndrome” – nov 2017 – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28256362/