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Allergia e occhio secco

Occhio secco e congiuntivite allergica

Occhio secco e congiuntivite allergica sono due condizioni oculari multifattoriali dove la prima è spesso causa della seconda, e viceversa. Dunque non si escludono a vicenda. Entrambe, infatti, hanno in comune meccanismi molecolari e clinici che caratterizzano lo stato infiammatorio.

Che cos’è la congiuntivite allergica?

La congiuntivite allergica è uno stato infiammatorio oculare caratterizzato da disturbi di ipersensibilità oculare diretta contro diversi antigeni che causano sintomi a carico di palpebre, cornea e congiuntiva. I sintomi associati alla congiuntivite allergica sono spesso aspecifici: occhi rossi, secrezione acquosa, fotofobia, bruciore oculare e lacrimazione. L’allergia oculare è molto spesso sottovalutata: c’è un’alta incidenza fra la popolazione ma solo il 10% di questi si rivolge ad un medico oculista. Tutti gli altri sono soliti fare uso di farmaci da banco e rimedi naturali. Inoltre, le diverse forme di allergie oculari possono avere un impatto negativo più o meno grave sulla qualità di vita se non trattate adeguatamente.

Le allergie oculari possono ricondursi a due forme principali:

  • congiuntivite stagionale (SAC), la più comune, è una manifestazione oculare acuta o subacuta caratterizzata da segni e sintomi che si intensificano nella stagione primaverile. La durata di questa forma va dalla primavera fino all’autunno. Generalmente i soggetti più colpiti sono bambini ed adolescenti. Lo sfregamento di occhi e palpebre arreca un ulteriore danno sull’epitelio corneale, acutizzando la reazione infiammatoria;
  • congiuntivite allergica perenne (PAC) in cui i sintomi allergici perdurano per mesi. Alcuni allergeni presenti in casa possono causare sintomi tutto l’anno. Le forme allergiche perenni non sono affatto rare
Foto di polline

Entrambe le forme possono comportare una simile sintomatologia. La congiuntivite SAC o PAC può essere associata a forme di rinite. La diagnosi di congiuntivite allergica viene fatta sul riscontro di parametri clinici riscontrati all’esame obiettivo che mostra un aumento del numero e delle dimensioni dei follicoli della congiuntiva, il pavimento interno delle nostre palpebre.

L’allergia oculare è determinata da una reazione immunitaria contro allergeni rappresentati generalmente da polline, piante ed erbe, muffa, peli di cane o gatto. Queste sostanze, dunque, vengono a contatto con anticorpi IgE. L’interazione che ne deriva causa l’innesco della cascata infiammatoria. L’iniziale liberazione di istamina con azione vasodilatatoria comporta il richiamo di altre tanti mediatori dell’infiammazione. Qualsiasi molecola a cui l’organismo risulta ipersensibile instaura una reazione allergica. Questo spiega il motivo per cui alcune forme di congiuntiviti allergiche (PAC) in diversi anche durante i mesi più freddi.

Congiuntivite allergica e occhio secco: una correlazione

Molte forme allergiche di tipo oculare (congiuntivite allergiche) o nasali (rinite allergica) condividono stati cellulari e molecole con la sindrome dell’occhio secco. La cascata infiammatoria che caratterizza le allergie oculari e che rappresenta la causa della sintomatologia riferita dai soggetti colpiti è causa di liberazione di molecole dannose. Queste ultime vengono prodotte in risposta al contatto con l’allergene con lo scopo di neutralizzarlo. Tuttavia questi componenti cellulari se da un lato hanno un’azione protettiva sull’organismo perchè rappresentano una prima barriera, dall’altro amplificano la reazione infiammatoria, portando alla liberazione di citochine e altri mediatori cellulari. Analogamente, la sindrome dell’occhio secco è descritta come uno stato infiammatorio a carico della superficie oculare il cui grado di intensità è valutato tramite misura dell’osmolarità delle lacrime, espressa in Osm/L. Il valore fisiologico di osmolarità lacrimale varia tra i 280 e i 295 mOsm/L, il quale tende notevolmente ad aumentare quanto più è severa la forma di occhio secco rilevata. Dunque l’infiammazione accumuna sia la congiuntivite allergica sia l’occhio secco.

immagine di occhio infiammato

Studi scientifici testimoniano questa correlazione come suggerito dalle medesime risposte ai test lacrimali a cui si sono sottoposti soggetti con Dry Eye e soggetti con congiuntiviti allergiche di tipo PAC e SAC. In particolare, i valori di produzione lacrimale basale valutata attraverso il test di Schirmer e il tempo di rottura della lacrimale con il test di B.U.T., si sono mostrati simili perché entrambe le condizioni sono legate l’una all’altra da uno stato infiammatorio. Quindi la congiuntivite allergica predispone all’occhio secco.

È dunque molto importante non sottovalutare nessun sintomo riconducibile alle forme allergiche e trattare tempestivamente i sintomi. Parallelamente, è sempre utile eseguire test allergologici specifici per cercare di trovare l’allergene responsabile dei disturbi. Seguire una corretta terapia topica a base di colliri assegnata da uno specialista oculista permetterà di arginare il rischio di sviluppare Dry Eye.

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FONTI

A. Leonardi, L. Motterle  – “ Allergy and the eye” – Sep 2008 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2515354/

T. Suarez – “Tear and ocular surface disease biomarkers: a diagnostic and clinical perspective for ocular allergies and dry eye disease” – Aug 22 – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35605673/

De Salamanca, S. Bonini – “Molecular and cellular biomarkers in dry eye disease and ocular allergy” – Oct 2012 – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22895048/

L. Chen – “High incidence of dry eye in young children with allergic conjunctivitis in Southwest China” – May 16 – https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/aos.13093

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